L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che si sviluppa in modo lento e progressivo. Il sintomo più comune di questa malattia è la perdita di memoria a breve termine. Di norma, l’Alzheimer compare dopo i 65 anni, ma nel 4-5% dei casi può iniziare anche prima. Secondo i dati dell’OMS, nel mondo le persone affette da demenza sarebbero 35,6 milioni, ma entro il 2050 si teme possano superare i 115 milioni.
In questa malattia, i neuroni cerebrali vengono danneggiati e muoiono, iniziando dalla regione dell’ippocampo, poi l’atrofia si diffonde a tutto il cervello. Il tessuto cerebrale funzionale viene sostituito da placche amiloidi e ammassi neurofibrillari
Trattamenti ayurvedici nell’Alzheimer
L’Ayurveda, oltre a farmaci specifici, offre anche delle terapie fisiche per equilibrare il sistema nervoso e migliorare le funzioni cerebrali. Si tratta di diverse tecniche non invasive di oleazione cranica: shirodhara (olio caldo colato sulla fronte), shirobasti (olio caldo trattenuto per 30-40′ sulla testa), shiroabhyanga (massaggio oleoso sulla testa) e altri simili. Queste tecniche, dai risultati spesso sorprendenti, sembrano influenzare i livelli di ormoni e neurotrasmettitori a livello cerebrale. Alcuni ricercatori affermano che le cellule endoteliali potrebbero facilitare il passaggio di alcuni soluti a livello del lobo frontale e prefrontale.
Medicina Ayurvedica
Nei testi classici di Medicina Ayurvedica numerosi sono i riferimenti al sistema nervoso e alle malattie neurologiche. Le malattie nervose sono definite con il termine sanscrito VataVyadhi” e sono attribuite ad uno squilibrio dell’umore Vata, (Aria), la forza che muovendosi attraverso il cervello e i nervi controlla i movimenti volontari e involontari di tutto il corpo. Pertanto, uno squilibrio di Vata comporta sempre un certo grado di debolezza, squilibrio o ipersensibilità del sistema nervoso. In questi testi si fa un riferimento specifico alla perdita di memoria dovuta all’età, alle possibili cure preventive e curative.
Per quanto riguarda le medicine, vengono citate diverse erbe, le loro qualità energetiche e il loro impiego nei vari disturbi neurologici, con un particolare riferimento alla tipica perdita di memoria che si manifesta nell’anziano. Molte delle proprietà attribuite dalla tradizione a queste erbe sono state recentemente confermate anche dalla scienza. Studi di fitochimica hanno mostrato che queste erbe medicinali contengono numerosi principi attivi, come lignani, flavonoidi, tannini, polifenoli, triterpeni, steroli, che possiedono proprietà antinfiammatorie, anti-amiloidogeniche, anticolinesterasiche, ipolipidemiche e antiossidanti. Le ricerche su alcune piante (come aswaghanda, curcuma, guduchi, guggulu, bacopa eshankhapushpi) hanno dato risultati promettenti per quanto riguarda il loro impiego nella prevenzione e nella cura dell’Alzheimer.
Bibliografia
– Ahmed T; Gilani AH Therapeutic potential of turmeric in Alzheimer’s disease: curcumin or curcuminoids? Phytother Res. 2014; 28(4):517-25.
– Rao RV et al Ayurvedic medicinal plants for Alzheimer’s disease: a review. Alzheimer’s Res Ther. 2012; 4(3):22.
– Shahaji FA, Sadhana C A review on Alzheimer’s disease and it’s concepts in ayurveda. IJAPR, October 2015, Vol 3, Issue 10
per gentile concessione del dott. Francesco Perugini Billi