Le più antiche scritture ayurvediche di Athreya e Agnivesha sono ritenute perse. Ci sono tre principali riorganizzatori dell’Ayurveda, le cui opere esistono ancora e sono attualmente in uso. Queste opere sono state compilate nei testi chiamati Chakra, Sushruta e Vaghbata Samhita.
L’oil pulling è stato citato per la prima volta nel Charaka Samhita e nell’Arthashastra di Sushruta, risalente a un periodo compreso tra il quarto e il secondo secolo avanti Cristo, dove era una procedura ampiamente raccomandata dall’Ayurveda denominata Kavala graha o Kavala gandoosha. Un tipo specifico di oilpulling chiamato “Roopana Gandoosha” è stato citato nell’Ashtanga Sangraha e dove si dice che abbia proprietà curative odontoiatriche.
Nell’Ayurveda questo processo viene indicato per curare circa 30 malattie sistemiche come mal di testa, emicrania di ipertensione, diabete, asma, malattie cardiovascolari, ecc.
Fondamentalmente l’oilpulling rallenta il processo di invecchiamento ed è indicato anche come strumento per eliminare dal corpo le tossine.
Si tratta di un formidabile e antico rimedio naturale in grado di ripristinare e di mantenere la salute in generale.
Il metodo per praticare l’oil pulling (risciacquo orale con olio) è estremamente semplice.
L’effetto di questo processo di guarigione si sviluppa dall’intenso movimento dell’olio nella cavità orale. Molte malattie croniche con proliferazione di germi, o foci infiammati (il focus o focolaio è una parte o area di tessuto connettivo cronicamente alterato che contiene materiale organico e inorganico, e che sostiene malattie anche lontane dal focolaio stesso; nel caso dei denti si tratta di foci dentali), tendono ad attaccarsi alle radici dei denti. I denti e le loro radici si estendono molto all’interno dell’osso della mascella e nelle sue cavità. Queste cavità rappresentano e sono il sistema di difesa proprio del corpo umano.
I microbi entrano dai colletti dentali, e in queste cavità trovano un ambiente umido, caldo e poco vascolarizzato, ossia le condizioni ideali al fine di stabilirsi e proliferare, condizioni causate dalla continua espulsione di tossine e muco, provocata da decenni di errate abitudini alimentari. Questo fenomeno sviluppa i cosiddetti “foci dentali”, che danneggiano il corpo con i loro prodotti metabolici. Quando il sistema immunitario è debole, il branco si moltiplica e prolifera.
Quando lesioni più grandi sono radiograficamente visibili, queste hanno per riflessologia degli effetti negativi sugli organi interni, anche a distanza; non solo tali lesioni danneggiano i denti ma attraversano e costipano il metabolismo e il sistema immunitario. Ogni dente è riflessologicamente assegnato ai vari organi interni.
Il movimento dell’olio in bocca dovuto alla pratica del risciacquo orale, provoca un marcato irroramento della mucosa e dei tessuti. Vitamine e minerali dell’olio possono venire in parte assorbiti dalle membrane delle mucose (anche se la quantità sia contenuta, che assorbita è limitata), ma soprattutto e contemporaneamente i semi oleosi assorbono le tossine dai colli di denti e gengive e le rimuovono dal corpo.
Oil pulling, la pratica – istruzioni in sintesi
Ecco una breve sintesi della semplice ma formidabile procedura disintossicante, che vi permetterà di non vedere più il dentista, seccare le carie e risolvere innumerevoli sintomi di malattie e fastidi vari, donandovi un senso di benessere e annientando tutti gli stati di debolezza cronici.
Materiale necessario: olio rigorosamente biologico e spremuto a freddo di sesamo (l’olio di girasole e cocco vanno bene uguale). Hanno effetti diversi ma sono tutti e tre efficacissimi, si possono anche combinare o alternare. L’olio d’oliva non è indicato per questa operazione e non è molto efficace. L’oilpulling consiste in un risciacquo orale della durata da 10 a 20 minuti
Quando: il momento migliore è al mattino a digiuno, appena svegli. A parte “parlare” è possibile compiere una moltitudine di attività come lavarsi, vestirsi, fare ginnastica, preparare la colazione e molte altre; per questo motivo è una pratica di facile attuazione, comoda e non “ruba” tempo prezioso. È possibile praticare l’oilpulling da uno a tre volte durante il giorno, a patto che ci si trovi in condizioni di stomaco vuoto e digestione precedente completata.
STEP 1: Mettere in bocca da 1 a 2 cucchiai grossi di olio e iniziare a fare un risciacquo, tipo colluttorio, della durata di 20 minuti. Dopo questo tempo la soluzione in bocca diventa meno densa perchè diluita con la saliva, mentre il movimento e l’emulsione trasformeranno nel frattempo il liquido in un fluido biancastro.
STEP 2: Questo è il momento in cui diventa necessario sputare l’olio, ponendo attenzione nel non ingerirlo, in quanto carico di tossine raccolte dal corpo e fatte spurgare dalle gengive. Tuttavia se per errore ne venisse ingerito un minimo non preoccuparsi. Se la soluzione liquida non ha le caratteristiche di colore e densità indicate, ossia se risulta ancora giallastra e densa, allora significa che è necessario più tempo di risciacquo. In genere è meglio non sbordare troppo oltre i 20 minuti perchè può avvenire anche un fenomeno di “riassorbimento” del materiale divenuto ormai tossico.
• STEP 3: Una volta sputato il fluido bisogna rimuovere dalla lingua la patina tossica che si è nel frattempo formata con l’ausilio di un raschietto da lingua o un cucchiaio.
• STEP 4: Appena dopo è consigliato un veloce massaggio delle gengive praticato con il dito indice, seguito da un risciacquo di 10 secondi fatto con acqua
L’oilpulling ripristina la microflora e le cellule, e quindi i tessuti e gli organi possono rigenerarsi.
L’oilpulling aiuta a lungo termine con:
Studio recente di Oil pulling
studio pubblicato nel Giornale della società indiana di Odontoiatria preventiva nel marzo 2008. Per questo studio, un gruppo di ricercatori indiani ha deciso di testare la terapia di Oil pulling per la capacità di rimuovere Streptococcus mutans (un batterio che promuove la carie) dalla bocca, della gengivite e dell’alitosi.
I ricercatori hanno diviso 20 ragazzi adolescenti di età simili in due gruppi: un gruppo che ha usato olio di sesamo per di olio di trazione, che avrebbe utilizzato olio di sesamo per 10 minuti ogni mattina prima del lavaggio dei denti.
E l’altro gruppo che avrebbe usato un collutorio per 10 minuti ogni mattina prima di spazzolatura.
I risultati hanno mostrato che la presenza di S. mutans nei campioni di placca sono stati ridotti in entrambi i gruppi per la fine del processo.. Tuttavia, i ricercatori hanno concluso che “olio di sesamo può essere usato come una terapia domiciliare preventiva per mantenere l’igiene orale. Tale trattamento è molto più naturale e più economico, rispetto a quello fornito da collutori commerciali.
Tutte le informazioni riguardanti le patologie, le relative terapie e i prodotti sono solo a carattere informativo e non intendono incoraggiare la sostituzione del rapporto tra il paziente e il medico curante