In ayurveda questa sensazione è definita come ‘Daha’, ed è influenzata principalmente da un aumento di Pitta Dosha
E’ anche una caratteristica di molte malattie come:
l’intossicazione alcolica
il diabete mellito
la cachessia, ecc
Le Cause
1. L’assunzione di cibo e bevande che aumentano pitta dosha (in particolare uso eccessivo di asafoetida, aglio e sale)
2. Uso eccessivo di sostanze pungenti
3. L’assunzione eccessiva di alcol
4. Cibo secco e speziato
5. Soppressione di sete e di fame
6. Malattie di lunga durata
7. Ferite sul corpo
8. Assunzione di medicinali a lungo termine
9. Avvelenamento
10. Stress e rabbia
11. esercizio pesante
12. sforzo eccessivo nel sole
13. alimenti incompatibili fra di loro
Caratteristiche principali
1) Sensazione di bruciore in tutto il corpo
2) Sete eccessiva che non è soddisfatta da bevande comuni
3) Disorientamento
4) Fatica
5) Febbre
6) Ulcere alla bocca
7) mal di testa
8) Sensazione di bruciore in alcune parti del corpo come nel torace, negli occhi e nel viso
L’uso eccessivo di alcool provoca Pitta che con le sue qualità calde e penetranti prosciuga il corpo con sensazione di bruciore nello stomaco, nel fegato, nella milza e nel petto.
L’uso eccessivo di alimenti piccanti aggrava Pitta che a sua volta crea bruciore e colorazione rossastra negli occhi, lingua, ascella e torace. Crea inoltre sete eccessiva e un sapore metallico nella bocca. Questo è gestito da terapie raffreddamento.
La soppressione costante della sete aggrava Pitta e a sua volta disidrata i tessuti. Si avrà la sensazione di bruciore interna ed esterna, debolezza, secchezza della gola, bocca, labbra e lingua, tremolii. Questo viene trattato da infusioni fredde e cibo liquido refrigerante e bevande.
Dieta sana e abitudini
1. Riso
2. Riso rosso
3. Uvetta
4. Amalaki
5. Latte vaccino
6. Azuki verdi
7. Banana
8. Sostanze amare
9. Erbe della potenza fredda
10. Bagno di acqua fredda.
11. L’assunzione di dieta e abitudini anti-Pitta
Tutte le informazioni riguardanti le patologie, le relative terapie e i prodotti sono solo a carattere informativo e non intendono incoraggiare la sostituzione del rapporto tra il paziente e il medico curante