La cura della madre dopo il parto nella visione ayurvedica

Cure della madre dopo il parto

Dopo il parto la madre viene chiamata “prasuta” e la sua condizione fisica viene detta “sukita”. Gli specialisti in questo campo non hanno pareri unanimi sulla durata di questa condizione fisica. Secondo alcuni, questo stato di salute perdura per circa 6 settimane, mentre per altri sono del parere che la donna si liberi da questa condizione solo dopo la comparsa di un flusso mestruale sano (che può variare da soggetto a soggetto). Durante questo periodo, bisogna prendere tutte le precauzioni nella dieta, nella somministrazione di sostanze e nelle altre norme igieniche per far tornare la donna, al più presto al suo normale stato di salute. In questo modo si previene anche l’insorgenza di qualsiasi malattia.

Condizione fisiche della donna durante il sutika

Durante la gravidanza, una parte del del nutrimento materno vine utilizzata dall’embrione, che cresce nell’utero.

Il processo del parto aggrava apana vata e di conseguenza può portare allo squilibrio gli altri vata. Per prevenire l’insorgere delle malattie, le scritture classiche ayurvediche menzionano alcune prescrizioni e divieti.

Come routine generale si devono fare delle unzioni, dei massaggi, diversi tipi di bagno e somministrare una dieta con sostanze medicamentose che abbiano lo scopo di nutrire e di alleviare vata.

Linee generali di condotta

Subito dopo il parto bisogna applicare del bala tala su tutto il corpo, compresa la parte del canale genitale. Alcune gocce di questo olio si possono anche somministrare per via interna con decotto preparato che allevi vata come il bhandradarvadi kvatha.

Ogni giorno deve essere fatto un massaggio con olio  e un bagno con acqua tiepida.

Dopo aver mangiato, il suo addome deve essere unto con ghee e olio di sesamo. Successivamente bisogna avvolgere saldamente il suo addome con un telo bianco. In questo modo, vata non avrà nessuno spazio nel suo addome per accumularsi.

L’importanza del Bala taila

Tutte le problematiche relative al parto sono causate principalmente dall’alterazione di apana vata . Per di più la gravidanza stessa è un fattore che causa un’instabilità nell’equilibrio del vata. Se si mantiene l’equilibrio del vata allora il parto sarà senza problemi o dolore. Di conseguenza, è estremamente importante fare ogni passo per mantenere la normalità del vata durante la gravidanza, il parto e anche dopo.

Il bala è la sostanza da scegliere in questa condizione, non solo a causa della sua proprietà di alleviare vata, ma anche per la sua azione tonica e nutriente del sistema genito-urinario.

A parte il massaggio esterno, viene anche usato nei clisteri per correggere la funzione degli intestini. Il suo uso nelle irrigazioni vaginali rafforza gli organi genito-urinarie rende morbidi i tessuti; inoltre allevia il dolore nel periodo post-operatorio

Emorragie

Dopo il parto, quando l’emorragia è terminata, vi è di solito una perdita colorata di sangue. Si suggerisce la somministrazione di ghee di e di polvere di panca kola con calda e zucchero candito per due o tre giorni dopo il parto, per correggere le anormalità di queste perdite.. Dopo essere tornata alla normalità, la donna deve prendere per alcuni giorni ancora una pappa a base di latte.

Dieta

La donna che ha partorito deve avere una dieta liquida, nutriente ed untuosa, per ripristinare i fluidi persi nel corpo e alleviare vata di per sé già molto aggravato.

Il tipo di dieta va determinato relativamente al potere digestivo (se è forte o debole). Il tipo di dieta determinato dal medico deve continuare per 6 settimane dopo il parto. Come detto in precedenza viene consigliata una dieta che pacifica vata (ad esempio brodo di carne, che è un ottimo ricostituente). Dopo la sesta settimana può ritornare alle sue abitudini alimentari

In entrambi i casi, non si deve somministrare della carne prima del dodicesimo giorno.

Altre norme

La madre dopo il parto, deve rinunciare a rapporti sessuali e a fare qualsiasi lavoro fisico e stare in completo relax

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