L’ipertrofia prostatica benigna è una crescita non cancerosa della ghiandola prostatica negli uomini, che si verifica con il naturale avanzamento dell’età.
Quando si allarga, ostruisce il passaggio urinario portando ad una pressione sulla vescica e se non gestita si possono creare problemi ai reni.
L’ipertrofia prostatica causa la minzione notturna, la sensazione di svuotamento incompleto, la frequenza della minzione, una minzione maleodorante, il flusso lento o interrotto spesso associato a dolore; può manifestarsi anche infiammazione sulla vescica.
L’ipertrofia della prostata colpisce circa il 20% degli uomini sopra i 40 anni, il 70% sopra i 60 anni e il 90% sopra glii 80 anni. Per questo motivo non è considerato un processo patologico, ma un normale processo di invecchiamento. Si consiglia una base di cura preventiva agli uomini sopra i 50 anni .
Dal punto di vita ayurvedico l’ipertrofia prostatica benigna è una condizione di uno squilibrio del dosha Vata. La ghiandola prostatica è “gestita” appunto dal dosha Vata (in particol modo dal subdosha Apana vatha.)
Il nome ayurvedico del prostata è “asashteela” che significa “piccola pietra”; quando la ghiandola è affetta dal Vata in squilibrio, si dice che dà origine a una condizione di squilibrio chiamato “vataaashteela”.
Lo squilibrio di Vata è causato dal:
Controllo della minzione – Controllo della defecazione – Indulgenza nel sesso – Alimentarsi di cibi prevalentemente di secchi/crudi e molto freddi – Età avanzata – Indigestione – Eccessivo sforzo fisico e mentale.
Principi di trattamento ayurvedico per ipertrofia prostrata benigna
La gestione ayurvedica comprende procedure e formulazioni erboristiche. L’ayurveda infatti ha il vantaggio dell’uso di medicinali a base di erbe nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna e quese formulazioni possono essere utilizzate a lungo termine anche nella popolazione anziana senza alcun rischio di gravi effetti avversi. Naturalmente l’uso delle erbe va consigliato previa consultazione
Buone abitudini
Urinare non appena sorge l’impulso
Rimanere sessualmente attivi
Siediti su una sedia rigida anziché morbida, quando possibile
Bevi otto bicchieri d’acqua ogni giorno
Gli esercizi muscolari del pavimento pelvico per rinforzare la zona
Buone abitudini
Massaggiarsi la zona con olio di sesamo e fard elle fomentazioni nella zona sotto l’omeblico
Urinare appena si sente l’impulso
Evitare alcol, tabacco e caffè, soprattutto dopo cena
Ridurre lo stress ed evitare l’eccessivo sforzo fisico
Evitare i cibi che causano costipazione
Evitare il freddo e l’umidità
Non bere liquidi troppo prima di coricarsi
Non assumere medicinali allopatici per raffreddore e allergie che contengono decongestionanti come la pseudoefedrina e i diuretici
La disintossicazione profonda (conosciuta come panchakarma) è utile per portare equilibrio e supportare lo squilibrio della prostata ingrossata. In questo caso vengono prescritti massaggi e bagni di vapore alle erbe, ma anche clisteri con olio alle erbe per pacificare vata e ridurre le dimensioni della prostata ingrossata. Prima di iniziare una disintossicazione mirata al trattamento della prostata ingrossata, è importante ricevere una valutazione della propria condizione da un esperto medico ayurvedico.
Tutte le informazioni riguardanti le patologie, le relative terapie e i prodotti sono solo a carattere informativo e non intendono incoraggiare la sostituzione del rapporto tra il paziente e il medico curante