A proposito di vitamina K2, menziono nuovamente una fonte nutrizionale importante, che oltre alla K2 e in buona ‘compagnia’ delle seguenti vitamine: A;D;E.
Il burro chiarificato viene considerato, secondo la millenaria medicina Ayurvedica, un ringiovanente (rasayana) in quanto agisce sul sistema nervoso nutrendolo, essendo molto ricco di vitamine A-D-E-K è utile per prevenire e contrastare le lesioni ossidative nel corpo.
Contiene inoltre acido linoleico e acido butirrico (che nutrono alcune specie simbionti batteriche) che contengono proprietà antitumorali. Usato nella preparazione dei cibi facilita la digestione, l’assorbimento e l’assimilazione degli alimenti.
E’ il migliore equilibratore di agni (fuoco digestivo) dal quale dipende il corretto funzionamento dei singoli organi.
Lubrifica il tessuto connettivo e rende il corpo più flessibile.
Ma è grasso!
Si, in effetti è puro grasso al 100% ma il ghee non rappresenta un rischio, in quanto i grassi in esso contenuti sono per la maggior parte a catena corta e vengono utilizzati velocemente dal corpo e quindi non immagazzinati, inoltre il colesterolo LDL è presente nella caseina del burro che durante la preparazione del ghee viene rimossa.
E’ quindi un ottimo grasso per cucinare, è il mezzo migliore per favorire l’assorbimento da parte dell’organismo di vitamine liposolubili, minerali e oligoelementi.
Tradizionalmente il ghee viene mescolato a sostanze medicinali per aumentarne l’assorbimento a livello intestinale. E’ considerato anupana, cioè un “veicolo”.infatti le erbe amalgamate con il grasso ghee attraversano più velocemente la barriera cellulare che è composta da un doppio strato lipidico.
Il ghee ha la capacità di trasportare le propretà medicamentose delle erbe e minerali in tutti e sette i tessuti,non sovraccarica il fegato come fanno gli altri oli e grassi,ma rinforza.
È un ottimo tonico, agisce sul midollo osseo, tessuto nervoso e il cervello.
Stimola l’intelligenza e la percezione,funge da tonico ringiovanente per la mente e il sistema nervoso.
testo a cura di: Walter Dietinger